giovedì 14 febbraio 2013

Un libro divertente


"La principessa sul pisello " è un libro scritto da Luciana Littizzetto e può essere considerato la naturale continuazione del precedente libro "Sola come un gambo di sedano". Questo primo libro libro era dedicato principalmente alle donne single mentre questo è dedicato, come è scritto a pagina 9 "A tutte le principesse e a tutti i piselli". Ovverosia la Littizzetto analizza la coppia in maniera ironica e divertente nelle sue varie sfaccettature.
Il libro, edito dalla Arnoldo Mondadori, è composto da 161 pagine e fa parte della collezione "Biblioteca umoristica Mondadori". 
Il volume è composto da numerosi paragrafi, ognuno dei quali affronta un diverso argomento. Esilarante la classificazione delle donne basate sui vari tipi di verdura e quindi vi è la donna sedano, cipolla, carciofo, patata ect. 
Ognuna ha caratteristiche fisiche e caratteriali ben definite e alle quali l'uomo deve prestare attenzione. 
Veritiera la massima un pò culinaria in base alla quale la coppia è come la maionese: a chi riesce al primo colpo e a chi non riesce mai. 

"La principessa sul pisello" è indubbiamente un libro divertente, scritto in modo scorrevole e che, pur nella sua leggerezza, in certi passaggi fa anche riflettere.

mercoledì 6 febbraio 2013

Myricae di Pascoli.

"Myricae" è una delle più famose raccolte di poesie scritte da Giovanni Pascoli. Il numero di componimenti è aumentato dalla prima edizione stampata a Livorno nel 1891 la quale era composta da soli 22 componimenti. 
La versione definitiva dell'opera risale al 1911 dove i testi sono ben 156. 

Nei primi componimenti di questa raccolta Pascoli descrive la vita di campagna come fosse un diario e lo fa con una certa lentezza come se volesse assaporare quei momenti. 
La natura viene vista dal poeta con gli occhi innocenti e stupefatti di un bambino al quale non sfugge nessun particolare. 

Ho notato che il linguaggio utilizzato dal Pascoli è preciso per quanto concerne i termini relativi a piante ed animali. 
Nelle poesie pubblicate a partire dal 1894 traspare una certa tristezza perchè si fa più insistente il ricordo dei lutti famigliari. 
Ricordo infatti che Pascoli perse il padre assassinato da ignoti nel 1867, l'anno successivo perse la sorella maggiore e la madre e pochi anni dopo altri due fratelli. 

Questi lutti lo segnano profondamente e in particolare la perdita del padre avvenuta quando il poeta aveva solo 12 anni. 
In questa raccolta di poesie il poeta contrappone la visione di una campagna sacra dove prevalgono i veri valori e dove sono fondamentali i legami famigliari ad una società in trasformazione sociale, politica ed economica. 
Fra le numerose poesie presenti in questa raccolta mi piace menzionare "Alba festiva" dove con sei terzine Pascoli descrive il suono delle campane. Mi ha colpito per come il loro suono possa suscitare sensazioni diverse nel nostro animo: dalla gioia, alla meditazione, dalla preghiera alla sensazione di tristezza infinita della morte. 
Ho gradito molto la lettura di questa poesie ; Pascoli, con le sue parole, ha sollecitato la mia fantasia e ho immaginato le varie situazioni descritte, alcune gradevoli e delicate e molto spesso aventi come scenario la campagna.